Russare durante il sonno viene spesso identificato come un problema passeggero oppure un semplice fastidio per il proprio sonno o quello dei familiari che condividono la stessa camera da letto, in alcuni casi però può trattarsi di una vera e propria malattia, definita roncopatia, di cui molti ignorano l'esistenza.
Tutti invece conoscono le manifestazioni del russamento, quell'acuto e fastidioso rumore prodotto durante la respirazione notturna, e le sue spiacevoli conseguenze, spesso infatti chi russa lamenta una cattiva qualità del sonno che sfocia inevitabilmente durante la giornata in cefalea, scarsa attenzione e sonnolenza diurna.
Non è facile capire che il russamento sia in grado di provocare questi sintomi, di fatti chi si rivolge al medico, lo fa per esporre i suoi problemi legati al sonno e alla stanchezza, probabilmente senza pensare che ciò possa dipendere dalla roncopatia.
Secondo alcuni studi scientifici pare che siano gli uomini quelli più predisposti al russamento, meno le donne invece, in cui questo problema si manifesta solitamente in gravidanza oppure dopo la menopausa.
Esistono comunque dei fattori, sia al maschile che al femminile, che facilitano l'insorgere del russamento e possono essere individuati nell'obesità, nel consumo di farmaci sedativi, nell'abbondante assunzione di alcolici, nell'avanzare dell'età e nella retrognazia, ossia la presenza di un mento di piccole dimensioni e posizionato all'indietro.